Alessandro Cortesi Proposta per una celebrazione domenicale domestica della Parola nei giorni dell’epidemia

Catacombe di san Gennaro (Napoli) – Affresco sec. VI: la piccola Nonnosa tra la madre Ilaritas ed il padre Theotecnus ritratti in atteggiamento di preghiera tra quattro candele

Proposta per una celebrazione domenicale domestica della Parola nei giorni dell’epidemia


Domenica 22 marzo – IV di Quaresima


Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo. Amen.
Il Signore, luce che illumina la nostra vita con i suo amore sia con tutti noi.
Tutti: Padre buono, siamo qui riuniti nel tuo nome. Siamo nella nostra casa ma non siamo isolati.
Siamo in comunione con tutti coloro che cercano di seguire Gesù. Donaci di ascoltare la tua Parola
e di accogliere la tua luce. Donaci il tuo Spirito. Apri i nostri occhi a scorgere Gesù come luce nella
nostra vita, a vedere la via dove porre i nostri passi nel seguire Lui.
Segno: poniamo al centro una candela accesa (la medesima candela sarà al centro del tavola a
pranzo o a cena)
Accanto alla candela lasciamo alcune penne e dei foglietti su cui scrivere
Tutti: Signore, tu sei la nostra lampada;
tu rischiari le nostre tenebre
Svegliati, Gerusalemme.
Apri gli occhi!
Riprendi il tuo vigore,
Sion, città santa,
indossa gli abiti più belli.
Rit.
Alzati, riprendi il tuo posto,
Sion prigioniera,
sciogli le tue catene
che ti stringono il collo.
Rit.
Quant’è bello vedere
arrivare sui monti
un messaggero di buone notizie,
che annunzia la pace,
la felicità e la salvezza!
Rit.
Egli dice a Gerusalemme:
‘Il tuo Dio regna’.
Le sentinelle della città
gridano forte, esultano di gioia:
perché vedono con i loro occhi
il Signore che ritorna sul monte Sion.
Rit.
Rovine di Gerusalemme,
esultate di gioia:
il Signore ha confortato il suo popolo,
egli ha salvato Gerusalemme. (da Is 52,1-12)
Ascolto della Parola (dal vangelo secondo Giovanni capitolo 9)
Passando, vide un uomo cieco dalla nascita… sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il
fango sugli occhi del cieco 7
e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe» – che significa Inviato.
Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
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Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui
quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». 9
Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No,
ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!»…
Condussero dai farisei quello che era stato cieco: 14era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto
del fango e gli aveva aperto gli occhi. 15Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva
acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci
vedo». 16Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il
sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E
c’era dissenso tra loro. 17Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che
ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!»…
2
Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori.
35Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio
dell’uomo?». 36Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». 37Gli disse Gesù: «Lo hai
visto: è colui che parla con te». 38Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui.
Se ci sono bambini si può vedere insieme
questo filmato breve



RAlE
Oppure su youtube (dal minuto 0.33 al 3.32)


un racconto per i bambini a partire dal minuto
3.33 del medesimo video
Riflessione
Nel vangelo di Giovanni i gesti di Gesù sono indicati come segni e non miracoli.
Questo episodio non va letto come un fatto prodigioso (un miracolo che i fa stupire ma ci lascia
poi indifferenti), ma come un ‘segno’.
Indica che l’incontro con Gesù apre gli occhi a vedere in modo nuovo. Allora c’è chi vede (con la
vista) ma di fatto non vede. Ad esempio non si accorge dei poveri e di chi soffre ma vede solo i
suoi interessi e c’è chi può essere cieco perché non ha la vista fisica ma ‘sa vedere’ perché la sua
vita è orientata all’amore.
Ci sono tre segni in questa pagina: occhi, fango, sabato
Gli OCCHI del cieco sono prima chiusi e poi si aprono: nell’incontro con Gesù gli vengono aperti gli
occhi. Comincia a vedere in modo nuovo… avere occhi aperti fa vedere come vede Gesù che vede
non le cose grandi ma i piccoli e chi soffre.
Il FANGO rinvia alla terra: la creazione dell’uomo nel racconto della Bibbia è opera di Dio con il
fango della terra. L’incontro con Gesù è sempre una nuova creazione, una ri-creazione, fonte di
novità e di vita.
Il SABATO: era il giorno dedicato a Dio secondo la religione. Gesù aprendo gli occhi al cieco di
sabato mostra un Dio che ha cura della salute e della liberazione, non il Dio della religione e del
sacro, ma il Dio della cura per la felicità umana.
(un commento più ampio si può trovare in https://alessandrocortesi2012.wordpress.com
3
Lasciamo qualche minuto di silenzio.
Ognuno può ripetere una frase che più lo ha colpito e, se vuole, spiegare perché.
In questo tempo chi desidera può scrivere una breve riflessione o un semplice pensiero
Le riflessioni possono essere inviate a acortesi2013@gmail.com
Potranno essere messe insieme e poi condivise
Professione di fede
Io credo in Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra. E in Gesù Cristo, suo unico
Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo nacque da Maria Vergine, patì sotto
Ponzio Pilato, fu crocifisso, mori e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente: di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo
nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la
risurrezione della carne, la vita eterna.
Credo
Credo nelle anime sante,
nella loro indipendenza conquistata sui sensi di una preghiera.
Credo nel lamento di un uomo in agonia,
inaccessibile silenzio degli ultimi istanti in una vita.
Credo nel lavaggio del suo corpo fermo,
nel suo vestito a festa e nell’incrocio delle mani,
testimoni di un battesimo confidato.
Credo nella gloria dei vinti.
Credo nelle loro carni piegate sotto le macerie,
i loro respiri cessati.
Credo nelle distese di orti trasformati,
dentro al loro recinto le ossa dei popoli ammazzati.
Credo nei miserabili che annegano alle porte d’Italia.
Credo in quelli che rimangono e il giorno dopo chiamiamo clandestini.
Credo nelle loro bambine vendute ai nostri piaceri,
nella loro tristezza che sorride vittima di un rossetto ingrato.
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Credo negli angeli senza ali,
in quelli che a piedi nudi camminano dentro una fede.
Credo nel mondo,
quello fuori dalla vetrina in ginocchio a guardare dentro.
Credo nel colore delle pelli che indossa,
negli occhi neri dei figli che perde affamati.
Credo nella verità delle madri e del loro amore.
Credo nella miseria e nell’umiltà di questi versi.
Credo nella bellezza
e qui conviene fermarmi.
Roberta Dapunt (da “La Terra piú del paradiso” Einaudi, Torino 2009)
Preghiamo insieme portando al Signore la nostra vita
L’uomo vede l’apparenza, ma il Signore vede il cuore’. Signore, Tu non ti fermi davanti alle
apparenze, ma guardi le nostre povertà e umiltà. Fa’ che il nostro sguardo sia profondo, per
entrare in relazione con l’altro, anche solo con un sorriso, un saluto o una parola gentile.
Ascoltaci Signore
‘Fratelli e sorelle, un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore’. Signore, ti ringraziamo
per la luce che ci doni, luce che dissipa le nostre tenebre e ci rende capaci di rileggere la nostra
vita aprendoci alle emozioni, agli affetti e all’accoglienza.
Ascoltaci Signore
Ti preghiamo, Signore, fa’ che chi è umiliato sia sollevato, chi è sofferente venga consolato. Fa’ che
ogni uomo e ogni donna ritrovi serenità.
Ascoltaci Signore
Ti preghiamo , Signore , aiutaci a capire che i nostri tempi non possono essere pieni di arroganza e
prepotenza ma di umiltà e attesa.
Ascoltaci Signore
Padre nostro
Benedizione
Ti chiediamo Padre di benedire questa tua famiglia che è qui riunita. La tua parola di bene
scenda a darci forza in questi giorni di difficoltà. Non farci dimenticare i poveri e i piccoli. Donaci
di seguire Gesù perché apra i nostri occhi a vedere le persone e le cose alla tua luce. Donaci il
tuo Spirito per essere figlie e figli della luce e portare bontà giustizia e verità nella nostra vita di
ogni giorno.