#PaneQuotidiano «Gesù, vedendo le folle, ne sentì compassione»
Vangelo di Domenica 18/06/2023 Commento Rev. D. Joan SERRA i Fontanet(Barcelona, Spagna)Testo del Vangelo (Mt 9,36—10:8)
In quel tempo, Gesù, vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!».
Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì.
Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».
Parola del Signore
«Gesù, vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore»Rev. D. Joan SERRA i Fontanet(Barcelona, Spagna)
Oggi, il Vangelo ci dice che il Signore – guardando la folla – si sentiva turbato, perché quella gente era disorientata e stanca, come pecore senza pastore (cfr. Mt 9,36). Il popolo di Israele sapeva molto bene, meglio di noi – uomini di città – cosa fosse un pastore, e il trambusto che si formava quando le pecore si trovavano sole senza pastore.
Se Gesù venisse oggi, credo che ripeterebbe le stesse parole: ci sono molte persone disorientate, che cercano il senso della vita. – Signore, quale soluzione offri a questo grande problema? Quindi Gesù chiede la preghiera, sceglie dodici apostoli e li invia a predicare il regno di Dio.
Ha scelto dodici Apostoli! Invia questi dodici uomini a predicare: “‘Il Regno dei Cieli è vicino’. Curate i malati, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demoni. Avete ricevuto gratuitamente; date gratuitamente” (Mt 10,7-8). Quello che gli Apostoli hanno fatto, e che dobbiamo fare anche noi, è predicare la persona adorabile di Gesù Cristo e il suo messaggio di pace e amore, e questo in modo disinteressato.
Siamo tutti convocati a questo: i successori degli Apostoli – i vescovi e gli altri pastori – ma anche, in unione con loro, tutti i fedeli. Tutti abbiamo questa missione nel mondo: curare l’umanità dalle sue ferite, orientarla nelle sue ricerche… Non solo i vescovi e i sacerdoti, ma anche i laici: per esempio, in famiglia – nel suo carattere di casa e scuola di fede; all’università e nelle scuole; nei media; nel mondo della sanità…, e ogni cristiano nel suo ambiente di amicizia e di lavoro.
Ascoltiamo San Francesco di Sales, che scrive: “Nella stessa creazione delle cose, Dio, il Creatore, ha comandato alle piante di dare ciascuna il frutto secondo la sua specie. Allo stesso modo, i cristiani – che sono piante viventi della Chiesa – ha comandato a ciascuno di loro di dare frutto di devozione secondo la qualità, lo stato e la vocazione che aveva”.
Concilio Vaticano II Costituzione sulla Chiesa “Lumen Gentium”, § 48
“E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino”
La Chiesa, alla quale tutti siamo chiamati in Cristo Gesù e nella quale per mezzo della grazia di Dio acquistiamo la santità, non avrà il suo compimento se non nella gloria celeste, quando verrà il tempo in cui tutte le cose saranno rinnovate (cfr. Ap 3,21), e col genere umano anche tutto l’universo, il quale è intimamente congiunto con l’uomo e per mezzo di lui arriva al suo fine, troverà nel Cristo la sua definitiva perfezione …
18.06 Vangelo del Giorno Commento Benedizione ☩ Liturgia della Parola
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