XXIX Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (22/10/2023)
La frase di Gesù è diventata quasi un proverbio: “rendere a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”. A sottolineare normalmente che ognuno è padrone nel suo ambito e che occorre distinguere il sacro dal profano.
Ora: è giusto distinguere ciò che viene da Dio e ciò che è frutto delle decisioni degli uomini, ma se per distinguere si intende tenere separati, allora non ci siamo, o quanto meno non è questo il senso della risposta di Gesù. La moneta porta l’effige di Cesare, ed è giusto che chi esercita un’autorità abbia entro certi limiti il rispetto e l’obbedienza; ma siccome il mondo intero, e soprattutto l’uomo, ha in sé l’immagine di Dio, il rispetto della sua presenza – che poi è una presenza misericordiosa, paterna e benevola – ha il primato su tutto, e su qualsiasi potere umano.
Giusto pagare le tasse? Giusto rispettare l’autorità civile? Si, se queste autorità umane non violano la dignità che Dio ha dato all’uomo. Si, a patto che una qualsiasi legge non obbligo il cittadino a non poter vivere ed esprimere pubblicamente e liberamente il suo essere credente.
Se il pagare le imposte dovute mi impedisse, per assurdo – ma a volte neanche troppo per assurdo – di avere un minimo di dignità per me e per la mia famiglia, allora mi potrei anche attrezzare per evadere il fisco. Ma se facessi questo per aumentare il gruzzolo, allora evasione è sinonimo di furto.
Oppure: giusto l’obbligo dell’istruzione scolastica per i bambini, ma perché dei cittadini non si possono organizzare autonomamente per dare l’istruzione che vogliono ai loro figli!
Oppure: l’attività bancaria è regolata dalle leggi dello stato? Giusto. Ma perché dei privati cittadini non si possono organizzare autonomamente per inventare circuiti cooperativi di reciproco finanziamento, visto e considerato che le banche spesso prestano soldi solo a chi li ha già.
Lo Stato ha legalizzato le slot-machines, ricavandone discrete entrate per le sue casse? Ebbene, io cercherò di non comprare neanche un francobollo in quegli esercizi commerciali.
Quindi, in nome della dignità che Dio dona all’uomo è sicuramente doveroso per quest’ultimo rispettare il potere costituito, ma è altrettanto doveroso fare scelte se non proprio e-versive, quanto meno di-versive, mai violente, per non avallare leggi ingiuste.
Fonte:fradamiano.blogspot.com
