fra Damiano Angelucci “Alla sorgente di ogni paternità”

XXXI Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (05/11/2023)

Vangelo: Mt 23,1-12

“Non fatevi chiamare ‘rabbi’, non fatevi chiamare ‘guide’; e non chiamate ‘padre’ nessuno di voi sulla terra”, ci ha appena ricordato Gesù. Eppure, ognuno di noi – immagino – riferendosi ai suoi genitori ha sempre detto “mio padre” o “mia madre”. 

Dicendo questo Gesù aveva di fatto in mente scribi e farisei che avevano sovrapposto alla legge divina consegnata a Mosé sul Sinai le proprie interpretazioni, molto cavillose ed esageratamente scrupolose, facendole passare come legge divina e mettendo quindi in tremenda difficoltà spirituale e morale la povera gente, spesso in buona fede. Gesù non usa mezzi termini: “Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei”.
Qualsiasi autorità spirituale, ma anche sociale, non potrà mai che essere riflesso e trasmissione dell’unica autorità, quella di Dio, da cui tutto discende e dipende.
Quando vediamo una lampada accesa diciamo di vedere la luce, e a nessuno di noi verrebbe da dire “ecco un vetro”, perché il vetro è solo trasparenza della luce che la attraversa. La paternità biologica, o creativa – il fatto cioè di inventare qualcosa – ma soprattutto la paternità nella fede, il fatto cioè di accompagnare qualcuno a riconoscere la paternità fontale, sorgiva di Dio, dovrebbe sempre essere accompagnato da un atteggiamento di profonda e grande umiltà.
E per compiere questo itinerario occorre arrivare a Gesù, perché solo lui ci rivela il vero volto di Dio.
Padre Pio da Pietrelcina, il celebre santo cappuccino – a coloro che erano preoccupati della sua imminente morte e che avevano visto in lui un chiaro segno della paternità di Dio, disse un giorno: “Andate a Gesù Eucaristia, lì mi troverete”. In definitiva per chi vuole vivere da figlio di Dio non mancheranno mai su questa terra uomini e donne che saranno segni autentici della paternità di Dio. E questo grazie a Cristo Gesù e alla guida del suo Santo Spirito che agisce soprattutto, ma non solo, nel suo corpo ecclesiale.

Fonte:https://fradamiano.blogspot.com/