XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)
Liturgia della Domenica:Is 50,5-9_Sal 114_Giac 2,14-18_Mc 8,27-35
Non sono poi così pochi, probabilmente, quelli che sono disposti a credere che Gesù di Nazaret sia stato un uomo straordinario, fuori da ogni misura di paragone con qualsiasi altro personaggio della storia. Pietro afferma nella sua risposta la convinzione che Gesù è ben oltre tutto questo, che egli è il Messia – nella lingua greca il Cristo – cioè, l’unto, il prescelto da Dio per salvare gli uomini, partendo da Israele. Dove non arriva Pietro, e dove non potrà mai arrivare nessuno di noi senza la forza dello Spirito di Dio, è che l’unto di Dio però possa soffrire, addirittura morire e poi risorge.
Probabilmente l’apostolo si blocca alla parola “venire ucciso”, e non arriva neppure a cogliere la parola successiva “…e dopo tre giorni risorgere”. A Pietro e anche a noi resta difficile accettare l’esperienza della Pasqua di Gesù, cioè il suo passaggio attraverso il dolore. Pietro rispecchia il pensiero degli uomini, diremmo noi il pensiero del mondo, che non pensa secondo Dio e cerca invece una sopravvivenza naturale, biologica, immediata, in pratica una propria auto-conservazione.
Invece Gesù nel rivelarsi al mondo ci svela il vero modo di salvarsi: offrire la propria vita nell’amore a Dio-Padre e ai fratelli, rinunciando all’idea di potersi salvare per i propri meriti derivanti dalla stretta osservanza di una legge religiosa. Chi ha accolto veramente l’amore di Dio-Padre che Gesù ci ha portato non potrà che trasmetterlo ai fratelli, restituendo al prossimo ciò che lui per primo gratuitamente sente di aver ricevuto.
Per affermare il nostro vero “io”, quello pensato in origine ad immagine e somiglianza di Dio avremo sempre bisogno, quindi, di un “Tu”: di Cristo anzitutto e dei fratelli con cui intraprendere una relazione di dono, di amore, di comunione, fuggendo così dalla tirannia del falso io, o di Satana , come direbbe Gesù, che ci spinge sempre ad un’affermazione solitaria e individualista, slegata da tutto e da tutti.
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