Liturgia di Mercoledì Natale del Signore – Messa del Giorno (25/12/2024) Liturgia: Is 52, 7-10; Sal 97; Eb 1, 1-6; Gv 1, 1-18
Dal Vangelo secondo Giovanni
In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.
Parola del Signore.

Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.
Oggi nasce l’inimmaginabile il Dio con noi ,«Il Cristo » significa « unto », « Messia ». Gesù è il Cristo perché Dio lo « consacrò in Spirito Santo e potenza » (At 10,38). Egli era « colui che deveva venire » (Lc 7,19), l’oggetto della speranza d’Israele..Tutto il vecchio testamento è preparazione al nuovo ,al vangelo “buon annunzio”, “buona novella”.Lui scelglie il <con-te-sto> e il luogo Betlemme :Il significato di Betlemme in arabo è, letteralmente, “Casa della Carne.”Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda., in ebraico invece significa “Casa del Pane”. Giovanni 6,51 Io sono il pane vivente, che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane, vivrà in eterno e il pane che darò è la mia carne, che darò per la vita del mondo”. Nasce il Dio con noi,“Prendete e mangiate”, mi ha cercato, mi ha atteso e si dona.
Prendete, mangiate! Parole che mi sorprendono ogni volta, come una dichiarazione d’amore: “io voglio stare nelle tue mani come dono, nella tua bocca come pane, nell’intimo tuo come sangue, farmi cellula, respiro, pensiero di te. Tua vita”.
Nasce in una mangiatoia ,Dio si fa piccolo per essere nostro cibo. Nutrendoci di Lui, Pane di vita, possiamo rinascere nell’amore e spezzare la spirale dell’avidità e dell’ingordigia. Dalla “casa del pane”, Gesù riporta l’uomo a casa, perché diventi familiare del suo Dio e fratello del suo prossimo. Davanti alla mangiatoia, capiamo che ad alimentare la vita non sono i beni, ma l’amore; non la voracità, ma la carità; non l’abbondanza da ostentare, ma la semplicità da custodire. (Papa Francesco)
La chiesa Cattolica una grande forneria che offre a tutti la possibilità di un rapporto con il Signore ,L’Eucaristia allora è caparra di vita eterna è seminare nel presente il futuro, è vivere di futuro già nell’oggi. E questo solo Dio lo fa, solo lui lo può fare. “Signore dacci sempre di questo pane che ci custodisce per la vita eterna”.
TANTI AUGURI DI BUON NATALE
AntonioB#InCammino
La voce di un testimone
“La pace tra gli uomini nasce dalla gloria che essi danno a Dio; la gloria di Dio è la sola vera pace degli uomini. Nella notte di Natale, mettendoci in ginocchio davanti a Dio fattosi uomo tra gli uomini, compiamo l’atto più diretto, più costruttivo, più creativo della fraternità umana”.
Suenens
25 Dicembre Santo Natale Vangelo del Giorno Commento Benedizione ☩ Liturgia della Parola

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