Domenica 26 Gennaio (DOMENICA – Verde)
III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO o della Parola di Dio (ANNO C)
Ne 8,2-4.5-6.8-10 Sal 18 1Cor 12,12-30 Lc 1,1-4; 4,14-21
Non è avvenuto nell’umanità ciò che è avvenuto nel mondo della materia inanimata: In principio Dio creò il cielo e la terra per mezzo della sua parola. Il Verbo che, come dice San Giovanni era in principio presso Dio ed era Dio, (cf. Gv 1,1), chiamava all’esistenza le creature ed esse obbedivano. “Sia la luce… e la luce fu; ci sia il firmamento, e così avvenne. (Cf Gen 1,1-10). Si dice che la parola di Dio ha un potere performativo: realizza quel che dice. Ma con l’uomo non fu così. Anch’esso creato nella potenza e per la potenza del Verbo, della Parola di Dio, egli però si allontanò dall’amore con cui il Signore gli aveva condiviso la propria Signoria sul mondo.
Nel tempo i profeti annunciarono il ristabilimento di un’amicizia che faceva sanguinare il cuore degli uomini, e più ancora quello di Dio; e tra questi Isaia da cui è tratto il brano proclamato da Gesù nella sinagoga di Nazaret.
Ma finalmente, proprio in Gesù le profezie dell’Antico Testamento, e non solo quelle di Isaia, si realizzano e si compiono. La parola di Dio trova in lui quel compimento umano che mancava dai tempi del fatale e nefasto ‘no’ pronunciato da Adamo ed Eva.
Gesù in effetti porterà il lieto annuncio delle beatitudini ai poveri, proclamerà la liberazione ai prigionieri, la vista ai ciechi, ridonerà agli oppressi la libertà del cuore, e proclamerà un tempo (simbolicamente un anno) di grazia per tutti gli uomini; un tempo di grazia, di amore ricevuto gratuitamente, che rende possibile attualmente, ad ognuno di noi, ciò che le sole nostre forze morali non ci avrebbero mai permesso: rinascere dall’alto, svincolarsi dai limiti della vita biologica e tornare a gustare la piena comunione con Dio. Quella parola di Isaia che Gesù proclamò compiuta nella sua vita, ora, grazie al suo Spirito che opera in noi, può e deve compiersi in ciascuno di noi.
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