Domenica 23 Marzo (DOMENICA – Viola)
III DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO C)
Es 3,1-8.13-15 Sal 102 1Cor 10,1-6.10-12 Lc 13,1-9
Il vangelo di questa domenica ci prepara in modo particolare per la prossima e ascolteremo la parabola del Padre misericordioso.
Oggi poi , in particolare con i fanciulli della classe 4^ della scuola primaria celebriamo la loro prima confessione.
Perché questo sacramento è importante?
Perché senza la Grazia non c’è conversione.
Per usare le parole del vangelo di oggi, la confessione è: ”Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime”.
La possibilità di ricominciare sempre.
Il nostro Papa lo ripete sempre e in particolare quest’anno che è l’anno giubilare legato in particolare alla confessione e non tanto alla visita (che rischia di essere solo turistica) alle chiese madri di Roma :” «Dio non si stanca mai di perdonare. Siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono».
C’è un bisogno di Dio e se questo bisogno viene meno, succede che Dio verrà sostituito dal proprio “io”.
Nella conversione, come riporta il vangelo, c’è in gioco la libertà dell’uomo.
Come diceva il Papa: ”Noi ci stanchiamo di chiedere perdono”, una libertà che ci spinge a vivere protesi verso la vita eterna, come abbiamo meditato domenica scorsa, festa della trasfigurazione.
Senza questo sguardo al bene della salvezza dell’anima, tutto si arena e sceglie un’altra strada.
Penso spesso al racconto che si fa sul dipinto dell’ultima cena di Leonardo da Vinci. Il pittore dipinse Gesù e poi gli altri apostoli e sappiamo che per il dipinto ci mise molto tempo. Gli mancava un uomo che raffigurasse Giuda. Uscì allora per le strade ed andò nei posti più malfamati e trovò una persona veramente “brutta-cattiva”. Mentre dipingeva Giuda, quell’uomo si mise a piangere. Il pittore gli chiese il perché e lui rispose: ”Io sono quella persona che anni fa ha fatto Gesù”.
Ecco cosa fa il peccato, ci fa diventare brutti.
La scelta di vivere o meno per Cristo, questa è la differenza.
Perché vivere subito la conversione?
Il vangelo di oggi è molto chiaro:” Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».
Cristo può, in un ultimo momento di pazienza, prolungare il termine, come fa per il fico della parabola, ma non lo prolungherà in eterno!
Vivere oggi la conversione significa gustare ora il perdono di Dio e viverlo anche domani.
Fonte:https://www.parrocchiachiaravallecentrale.it/
