Giovedì 25 Dicembre (SOLENNITA’ – Bianco)
NATALE DEL SIGNORE – MESSA DEL GIORNO
Is 52,7-10 Sal 97 Eb 1,1-6 Gv 1,1-18
Di Don ANTONIO INTERGUGLIELMI🏠home
Viene nel mondo il nostro Salvatore, Colui che ci ha donato la vita eterna, che ha cambiato per sempre la storia dell’umanità; ma nasce in una maniera imprevista, nella povertà, lì dove non ci sono sicurezze né meriti, per mostrare che Dio è capace di far sorgere meraviglie dalla piccolezza: “ha rovesciato i potenti dai troni, ha Innalzato gli umili” (Canto del Magnificat).
L’opera di Dio sempre si fa strada nella povertà, quando è accettata, nel rifiuto, quando i piani dell’uomo vengono ribaltati: per questo chi ha trovato la fede è capace di saper vedere nelle ingiustizie che subisce la presenza di Cristo, non rinnega la storia, non pretesta, né si vendica, ma si fida di Dio, sa che non lo lascerà nella morte.
Come nei nostri presepi, in quella fredda notte, in quella stalla, questo bimbo che nasce è visitato per primo dai pastori, cioè dagli esclusi che, a causa del loro lavoro che non gli permetteva di osservare la legge del riposo del sabato, sono ritenuti indegni: ma proprio loro ricevono per primi l’annuncio della nascita di Gesù, per primi gli rendono omaggio.
Un Angelo guida i pastori con le stesse parole che aveva usato l’Arcangelo Gabriele per annunciare a Maria che sarebbe divenuta madre di Dio, che parla in sogno a Giuseppe per convincerlo ad accettare la sua sposa: “non temete”! In qualche modo, già in questo, si annuncia che è finito il dominio della legge, che è iniziato il tempo della Grazia.
Anche quest’anno questa notte nelle nostre strade risuonerà ancora questo annuncio. Saranno molti ad ignorarlo, preferendo le magre consolazioni del mondo; forse altri lo ascolteranno nelle Chiese, ma pochi saranno disposti ad accoglierlo, quelli che crederanno che Gesù sia ancora vivo nella nostra epoca, il tempo delle povere illusioni ingannevoli; ma chi lo accoglierà con cuore aperto, disposto a crederlo, vedrà realizzarsi nella sua vita la gioia del Natale.
“Con la nascita di Gesù, nella semplicità e nella povertà di Betlemme, Dio ha ridato dignità all’esistenza d’ogni essere umano; ha offerto a tutti la possibilità di partecipare alla sua stessa vita divina. Possa questo dono incommensurabile trovare sempre cuori pronti a riceverlo!” (San Giovanni Paolo II, 11 dicembre 2003).



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