padre Paul Devreux Commento II DOMENICA DOPO NATALE

Domenica 4 Gennaio (DOMENICA – Bianco)
II DOMENICA DOPO NATALE
Sir 24,1-4.12-16   Sal 147   Ef 1,3-6.15-18   Gv 1,1-18

Di padre Paul Devreux🏠home

Abbiamo festeggiato il natale, ora leggiamo il prologo di Giovanni che comincia il suo vangelo spiegandoci chi è questo bambino. In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio.

Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui

e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. Meno male! L’alternativa è che in principio non c’era nulla, o il caos. Poi il big bang, la grande esplosione di energia che è alla base dell’universo che continua ad espandersi ed è sempre più vuoto e freddo. Se c’è solo questo siamo nati per caso e finiremo nel nulla. Se invece in principio era il Verbo, cioè la Parola di Dio, capace di creare, e che ha desiderato la mia e la tua vita, la prospettiva cambia, perché mi scopro amato e desiderato. Questo mi rende felice. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre

e le tenebre non l’hanno vinta. Primo accenno a Gesù, ucciso ma poi risorto.
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone, per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.

Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Qui Giovanni l’evangelista parla di Giovanni Battista perché se anche lui ha riconosciuto in Gesù il messia, questo dà molta autorità al suo testo. È come se io dicesse: “L’ha detto anche il Papa”.

Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo, e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.

Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. È come uno che ha organizzato una grande festa con tanti invitati, ma che poi scopre che gli invitati mangiano e bevono, ma lui non lo vogliono a tavola con loro.

A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio:

a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue, né da volere di carne

né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. Bellissimo scoprire che non siamo figli del caso ma di Dio. Scoprire che siamo amati da un Dio eterno e che quindi abbiamo una prospettiva di vita eterna, in comunione con Gesù.
E il Verbo si fece carne, e venne ad abitare in mezzo a noi;

e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito

che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Qui diventa lampante che il Verbo è Dio che si fa uomo in Gesù.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:

«Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me,

perché era prima di me». Siccome Giovanni si rende conto che sta dicendo una cosa molto grossa, ribadisce che l’ha detto anche Giovanni Battista.

Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio

ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato. E questa è la bomba finale, esplicita: Gesù è Dio che viene a visitarci! Lo ha fatto per rivelarci il vero volto del Padre. Per questo è importante ascoltarlo e seguirlo. Sia lodato Gesù Cristo! Buona domenica.


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