Narciso Sunda SJPortare in grembo progetti dʼamore

IV Domenica di Avvento (Anno C)  (22/12/2024) Liturgia: Mi 5,1-4a; Sal 79; Eb 10,5-10; Lc 1,39-45


Fino al giorno in cui Dio si degnerà di svelare all’uomo l’avvenire, tutta la saggezza umana consisterà in queste due parole: attendere e sperare!

Alexandre Dumas

Due donne e quattro cuori si incontrano e vibrano nello Spirito Santo. I loro sguardi sono densi e profondi, sono capaci di riconoscere e accogliere la vita che pulsa nell’altra. Il Natale ci invita a rialzare lo sguardo, a seguire la stella, ma spesso i nostri occhi sono attratti da altro. Viviamo distrattamente e ciò ci impedisce di cogliere e promuovere la vita celata, quella che non sa chiedere aiuto, quella che ha bisogno della nostra maggiore sensibilità per crescere!

L’agire di Maria ci orienta verso la profondità, levarsi, andare in fretta, entrare, salutare… con questi quattro verbi Maria prepara Elisabetta a ricevere Gesù. Il Natale ci chiede di colmare le distanze, di non perdere tempo, di bussare a porte sigillate dalla vergogna perché chi vi abita possa aprirsi alla gioia!

Elisabetta, da parte sua, è capace di vibrare sino in fondo per la presenza di Gesù, è come se la liturgia ci dicesse che solo chi è in attesa della vita, chi porta in grembo dei progetti d’amore può entrare in risonanza con la gioia del Signore che viene.
Maria fa ciò che l’angelo aveva fatto con lei! Racconta che il Signore viene e nasce proprio lì dove non potrebbe, nel grembo di una vergine e di una sterile! L’Onnipotente ci aiuti ad incarnare le attitudini di queste due donne. Nella capacità di augurare alle persone che ci circondano salute e benedizione, faremo nostri quegli atteggiamenti che potranno aiutarci ad accogliere meglio il Signore della nostra vita.

Narciso Sunda SJ

Rifletto sulle domande

Cosa porti “in grembo”? Quali speranze ti abitano? Lascia che siano esse a dare il benvenuto al Signore!

In quali “luoghi” ti senti sterile o vergine? Chiedi che il Signore possa portare proprio lì la Sua vitalità, offrigli quei luoghi di delusione e di speranza perché nulla è impossibile a Dio!

In questa settimana “prenatale” la salute di chi potresti promuovere? A quale casa chiusa per paura, vergogna o tristezza sei chiamato a portare la mia benedizione?

Fonte:https://getupandwalk.gesuiti.it/