Domenica 7 Settembre (DOMENICA – Verde)
XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
Sap 9,13-18 Sal 89 Fm 1,9-10.12-17 Lc 14,25-33
Di fra Damiano Angelucci 🏠
Gesù chiede al suo discepolo lo stesso tipo di relazione che lui per primo ha vissuto con il Padre, e nella imminente Pasqua offrirà la forza del suo divino Spirito per rendere possibile tutto questo. Gesù non ha certamente odiato nessuno ma tutto ha vissuto, inclusa la sua vita familiare, alla luce della sua figliolanza divina. Arriverà a dire: “Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato, e compiere la sua opera” (Gv 4,34). Sappiamo che il motivo fondamentale della rabbia e della condanna dei capi ebrei fu non tanto provocata da qualche azione sbagliata ma da quella che alle loro orecchie suonava come un’insopportabile bestemmia: Gesù, a loro detta, pur essendo uomo si faceva uguale a Dio (Cf Gv 10,34).
Eppure, Gesù non ha temuto la loro condanna e veramente ha amato il Padre e ha dato testimonianza di lui e del suo amore fino ad accettare di offrire liberamente la sua vita.
La volontà umana di Gesù si è consegnata alla volontà divina e ha reso anche la sua morte solamente un passaggio momentaneo, seppur doloroso, verso la gloria eterna, sua e del Padre. Sembrerà assurdo ma di quella gloria siamo chiamati a far parte anche noi, e prima di intraprendere il viaggio, occorre capire bene con che forze vogliamo compierlo. Gesù dice: “da solo, con le tue forze, non arriverai lontano, non potrai sconfiggere le forze del male che sono ben più forti della tua buona volontà! Hai bisogno di consegnarmi la tua libertà, di dire come ho detto io: sia fatta la tua e non la mia volontà (cf Lc 22,42), e ricevere il mio santo spirito che ti guiderà alla verità tutta intera e alla vittoria finale”.
