Domenica 23 Novembre (SOLENNITA’ – Bianco)
XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo
2Sam 5,1-3 Sal 121 Col 1,12-20 Lc 23,35-43
Di MARILYNNE ROBINSON🏠home
Le affermazioni fatte su Gesù erano e sono tanto esaltate quanto può esserlo qualunque affermazione, pertanto erano e sono suscettibili di non essere credute, addirittura di essere ridicolizzate. Nel giorno della sua morte, nella sua apparente debolezza, questo Salvatore che non ha voluto salvare se stesso, fu deriso e schernito.
Alcune delle persone che osservavano in silenzio forse erano sconvolte dalla perdita delle speranze che aveva suscitato in loro, mentre altri, i suoi avversari, gongolavano per la sua umiliazione come se fosse una refutazione di tutto ciò che aveva insegnato e tutto ciò che aveva promesso.
In mezzo a tutto questo, per grazia di Dio, un uomo senza nome parlò. Secondo quanto da lui stesso affermato, era un criminale, anche lui condannato alla crocefissione. Ma anche nella sua agonia ricordò la rettitudine e la verità. Al di sopra di tutto quel brutto baccano, il Signore avrà sentito un uomo colpevole che difendeva l’innocenza.
Essendo il Signore, Gesù ha potuto premiare quell’uomo con il paradiso, un dono di consolazione e bellezza, forse simile alla sua stessa gioia nel provare, anche il quel momento, il grande amore per il mondo che lo aveva spinto a dare la propria vita.



