
MARIA NELLO SPLENDORE DELLA GLORIA
• 1) L’ultimo dogma della Chiesa Cattolica
Qual’è l’ultimo dogma della chiesa Cattolica? E quando è stato proclamato?
L’ultimo dogma è proprio quello dell’assunzione di Maria, salita in Cielo anima e corpo, ed è stato proclamato da Papa Pio XII nel 1950.
Il dogma (= verità di fede) non precisa però come avvenne, dice soltanto che Maria è salita in cielo anima e corpo ed ha già il suo corpo glorioso perché non ha mai subito la corruzione del sepolcro, sorte che spetta invece a tutti noi.
Per la Madonna non ci fu quella tremenda lacerazione della separazione dell’anima dal corpo e non
deve aspettare la fine del mondo per ritrovare il suo corpo glorioso: è salita in cielo anche col suo
corpo e non solo in spirito.
Anche questo è un bellissimo trionfo della gloria, come avevamo già visto nella Trasfigurazione del
Signore, in cui possiamo intravedere il nostro destino eterno. Infatti anche noi siamo chiamati ad
essere abitati dalla gloria; la grazia non è altro che il germe della gloria, ma per noi ci sarà
l’inevitabile discesa nel sepolcro prima di poter vivere in pienezza la realtà della gloria, cioè
dell’inabitazione di DIO anche nel nostro corpo e non solo nell’anima.
Perché la vita eterna non sarà altro che questo: essere abitati dalla realtà divina, da questa densità di
gloria che trasfigurerà anche il nostro corpo rendendolo totalmente spirituale, non più soggetto a
nessuna limitazione della materia, e neppure sottoposto a leggi fisiche. Le proprietà dei corpi
gloriosi sono: l’impassibilità (non soffriremo più), la sottigliezza (ci muoveremo con l’agilità del
pensiero, spostandoci da un posto all’altro solo con il desiderio), l’immortalità (non moriremo più)
l’invulnerabilità (non saremo più soggetti a nessun tipo di incidente).
• 2) Natura integra e sue conseguenze
La fine della vita di Maria Santissima –Assunzione per noi cattolici, e dormizione per i fratelli
ortodossi– fu un trasporto di amore. Il suo desiderio di riunirsi al suo DIO e al suo Figlio fu così
intenso che la trasportò davvero nel luogo di gloria. La sua NATURA INTEGRA, non bacata dal
peccato originale, ha trascinato anche il corpo nel regno dei Cieli: le è bastato volerlo per partire
tutta intera… e fare il viaggio. Mentre noi abbiamo un bel volerlo, ma non facciamo nessun viaggio:
la nostra volontà ferita dal peccato non ha più nessun potere sul corpo. Senza il peccato originale, cioè con la natura integra, la volontà avrebbe dominato anche sul corpo, bastava volere vedere Dio faccia a faccia che questo avrebbe seguito l’anima nel suo volo senza morire. Proprio come accadde a Maria: l’irruzione della gloria e dell’amore divino furono così forti che la sua natura non resse più e volò dal suo Signore anche con il corpo, per un eccesso d’amore.
• 3) La volontà non ha più nessun potere sul corpo.
Se non fosse avvenuta la tremenda catastrofe del peccato originale anche Adamo ed Eva (e noi al
loro seguito) avrebbero potuto passare dal paradiso terrestre a quello celeste senza morire. Senza il
peccato le facoltà spirituali che sono l’intelligenza e la volontà, sarebbero state più forti di quelle
corporee e avrebbero avuto il predominio. Sarebbe bastato loro, per esempio, avere un forte
desiderio della visione beatifica, che questo desiderio sarebbe bastato a farli “partire”. Mentre
adesso, dopo il peccato, c’è come una frattura in noi e le nostre facoltà superiori non riescono più a
dominare su quelle inferiori. La nostra volontà ha un bel volere cose belle e buone, ma sperimenta
comunque malattia, invecchiamento e tante altre cose che non vorrebbe perché non è più padrona
del proprio corpo.
Con l’ Assunzione al cielo di Maria meditiamo questo stupendo mistero di gloria che sarà anche il nostro destino futuro, se saremo fedeli alla grazia e docili all’azione dello Spirito Santo in noi.
WILMA CHASSEUR
Domande della settimana:
1) Dove giunse Elia? (Mt)
2) Cosa disse Dio?
3) Come si manifestò?
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